Le regole della dietetica cinese per affrontare la quinta stagione. Adesso!
Per la medicina cinese le stagioni non sono quattro ma cinque. Esiste infatti una “quinta stagione” ed è il periodo di transizione tra una stagione e l’altra. <Proprio ora ora stiamo attraversando il periodo tra l’estate e l’autunno. E, passando dal caldo al freddo, siamo più fragili fisicamente e emotivamente> spiega Daniele Grassi, medico esperto di medicina cinese a Modena. Preoccupati? No, la medicina cinese offre anche le soluzioni. Ecco allora le regole della dietetica cinese per affrontare la quinta stagione. Adesso!
Digerire è un po’ guarire
“L’uomo si ammala mangiando e guarisce digerendo“, dice un antico proverbio arabo. Mai così vero come in questo periodo dell’anno. <Ogni stagione, nella medicina orientale, ha il suo organo bersaglio. E, nella quinta stagione, il più vulnerabile è l’apparato digerente, in termini cinesi il sistema energetico stomaco-milza-pancreas> spiega Daniele Grassi. <Ci sono persone a cui basta un colpo di freddo, caso frequente in questo periodo, per bloccare lo stomaco.
Altre che non riescono più a digerire certi alimenti che fino a poche settimane prima non davano problemi. E altre ancora che si sentono inspiegabilmente stanche o di cattivo umore. Succede perché, in termini cinesi, questi organi non hanno solo il compito di digerire quello che mangiamo, ma devono anche assorbire le energie universali yin e yang e distribuirle in tutto il corpo.
Curare la dieta, insomma, è un modo per assicurarsi la buona salute e il benessere generale>. Ma ecco le regole della dietetica cinese per affrontare la quinta stagione. Adesso!
Via libera a zucche & co.
Come orientarsi nella scelta dei cibi giusti per la quinta stagione? La medicina cinese offre la “bussola” dei colori e dei sapori. La quinta stagione infatti è collegata all’elemento terra, da cui proviene tutto quello di cui ci nutriamo. E questo, a sua volta, è collegato al colore giallo-arancio e al sapore dolce naturale: significa che una dieta ricca di cibi di questo colore e sapore è un toccasana per la digestione.
A conferma che la natura è in sintonia con noi e ci dà a ogni stagione i cibi giusti per mantenerci in salute ora troviamo le zucche dal bellissimo color arancione, e poi carote, cachi e altre verdure e frutta colorate.
Come preparare queste verdure nel modo migliore? <Vanno cotte al salto, non bollite a lungo sennò perdono colore e proprietà nutritive> consiglia Sabrina Severi, biologa nutrizionista esperta di alimentazione occidentale e orientale a Modena. Da mettere in tavola anche spezie dorate come curcuma e zafferano, la prima aumenta le difese immunitarie, la seconda…il buonumore!
Il potere dei cereali in chicchi
Tra le regole della dietetica cinese per affrontare la quinta stagione troviamo che il cibo per eccellenza cui dare spazio è il cereale. <I cereali sono semi, ed estraggono dalla terra tutto il nutrimento per darlo a noi> spiega Sabrina Severi. <Cereali come riso, orzo, farro, grano, miglio rivitalizzano l’apparato digerente: vanno consumati preferibilmente nella versione integrale e in chicchi per mantenere le loro proprietà>.
Il loro colore giallo-beige (non bianco, riservato ai cereali raffinati) e il sapore dolce naturale, collegato proprio all’energia stomaco-milza-pancreas, confermano che questi alimenti sono perfetti per questo periodo. Il consiglio? Fateli cuocere a lungo, lentamente e nella loro acqua per ricavarne tutti i benefici. E se non c’è tempo? Va benissimo il riso basmati che è pronto in poco tempo.
No ai gelati, sì alle zuppe: le regole della dietetica cinese per affrontare la quinta stagione
L’alimentazione quotidiana è un formidabile strumento di prevenzione dei guai invernali, e la dietetica cinese, con le sue regole dello yin e dello yang, ha una marcia in più. <D’inverno, stagione di energia yin, vanno evitati i cibi di natura fredda e umida che la aggravano, come gelati e latticini: aumentano il catarro e indeboliscono i polmoni> spiega Sabrina Severi. <Da evitare anche i piatti freddi mangiati di fretta in piedi>.
<Al contrario, è un toccasana un brodo caldo consumato con calma all’inizio del pasto. In mancanza di brodo va bene anche un semplice bicchiere di acqua calda o tiepida> prosegue la nutrizionista.
<Lo stomaco infatti, dice la medicina cinese, ama il caldo e il brodoso. A proposito di brodi, la dietetica cinese propone molte ricette di congee, cioè riso stracotto in abbondante acqua con verdure (e senza grassi) in modo da risultare cremoso e saporito. Ma vanno benissimo anche vellutate di zucca, creme di piselli e le minestre della nostra tradizione>.
E i dolci? Confondono le idee
Si sa, con l’arrivo delle lunghe e buie giornate invernali ci si rifugia in alimenti consolatori come cibi e snack ricchi di zucchero. Ma attenzione, per la medicina cinese questi alimenti non solo ingrassano e predispongono al diabete ma possono addirittura…confondere le idee. Come è possibile? <La medicina cinese non fa distinzione tra cibo e pensieri, pancia e testa. Così come rielabora gli alimenti perché possiamo assimilarli, il sistema energetico stomaco-milza-pancreas metabolizza eventi e informazioni> dice Sabrina Severi. <Se non funziona bene il pensiero perde lucidità, siamo ossessionati dalle preoccupazioni. Così il cervello rumina sulle stesse cose, ci rende infelici e blocca l’agire>.
Come “svezzarsi” dallo zucchero
La via d’uscita? La prima regola è bandire zuccheri, snack e bibite dolci e dolciumi vari: per la medicina cinese rappresentano il sapore dolce estremo, tossico, che scarica l’energia del sistema stomaco-milza-pancreas e, di conseguenza, offusca la lucidità mentale. Non solo. Lo zucchero richiama altro zucchero, innescando una forma di dipendenza oltre, naturalmente, malattie temibili come il diabete oggi dilagante.
Oggi è dimostrato scientificamente che lo zucchero interagisce con diversi neurotrasmettitori cerebrali, come la dopamina, nel circuito della ricompensa. Praticamente, siamo spinti a desiderare alimenti dolci per alimentare la “fame” cerebrale di gratificazioni. Un pericoloso circolo vizioso che, tuttavia, si può spezzare. Come? “Abbassando” il livello di dolcezza della dieta con alimenti naturali che sodddisfano questo desiderio senza creare dipendenza. Ancora una volta verdure come zucche e carote, cereali integrali, legumi e frutta (naturalmente dolce) con moderazione. E’ più facile di quello che sembra. Bastano tre settimane (tanto ci vuole per creare una nuova abitudine) per far virare il palato e il cervello su gusti meno zuccherosi. E guadagnare in salute.
Ancora una volta verdure come zucche e carote, cereali integrali, legumi e frutta (naturalmente dolce) con moderazione. E’ più facile di quello che sembra. Bastano tre settimane (tanto ci vuole per creare una nuova abitudine) per far virare il palato e il cervello su gusti meno zuccherosi. E guadagnare in salute.
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