Dal reishi allo shiitake i funghi medicinali che fanno stare bene
Stimolano le difese immunitarie, combattono il colesterolo, mantengono la linea e, addirittura, coadiuvano le terapie antitumorali. Non parliamo questa volta di porcini e ovoli ma di funghi speciali, diventati protagonisti di una affascinante disciplina nell’ambito della medicina naturale, la micoterapia. Una cura antica, se è vero che accanto a Ötzi, l’uomo del Similaun, si è trovato un “kit” di funghi medicinali antibiotici. Ma attualissima, dal momento che estratti di questi prodotti della natura oggi vengono utilizzati con successo per molti disturbi
Cure antiche e moderne
I funghi sono davvero strane creature. Nel loro buffo corpo nascondono un vero e proprio laboratorio chimico in miniatura che può avvelenarci ma anche regalarci benessere. La medicina ricorre da tempo al regno dei funghi, organismi particolari che presentano componenti vegetali e animali (molti funghi contengono chitina, sostanza che si trova negli insetti). In Occidente diversi moderni farmaci, tra cui la penicillina, le statine e alcuni chemioterapici, vengono ricavati dai miceti. In Cina e Giappone invece c’è un vero culto delle verdure del bosco, e certi tipi di funghi, come il reishi, il maitake, lo shiitake e altri non solo si usano in cucina ma hanno una tradizione terapeutica millenaria: solo per la cura del cancro ne esiste un centinaio di tipi. Dal reishi allo shiitake i funghi medicinali che fanno stare bene.
I funghi hanno una composizione complessa: contengono proteine, vitamine (soprattutto B, C, D, E), polisaccardi (per esempio i betaglucani), triterpeni, polifenoli. E poi sostanze psicoattive e elementi essenziali come potassio, magnesio, calcio, fosforo, rame, ferro, zinco. Alcuni funghi, come il reishi, contengono germanio in forma organica e per questo altamente bio-disponibile per il nostro organismo. Il germanio, oltre ad avere proprietà immunostimolanti e antiossidanti, ottimizza la respirazione all’interno della cellula, a livello mitocondriale.
Consigli per gli acquisti. Dal reishi allo shiitake i funghi medicinali che fanno stare bene
I funghi medicinali arrivano in genere dall’Oriente e nei boschi di casa nostra non si trovano. Le varietà commestibili come lo shiitake sono in vendita nei negozi di prodotti naturali (devono essere di coltivazione bio a prova di sostanze tossiche), mentre gli estratti si trovano in farmacia sotto forma di integratori. <Acquistateli solo in farmacie o parafarmacie di fiducia che vi danno garanzie sulla provenienza>, suggerisce Filippo Bosco, medico presso l’Unità di Anestesia e rianimazione materno-infantile all’ospedale Santa Chiara di Pisa e socio fondatore della Società italiana Funghi Medicinali. <L’ideale, poi, è farvi seguire da un medico esperto: i funghi medicinali sono rimedi potenti e il fai da te è sconsigliato anche per le eventuali interazioni con i farmaci . Comunque, i dosaggi indicativi sono di una-due capsule 20 minuti circa prima dei pasti ed è sempre meglio far precedere la loro assunzione da vitamina C, per aumentarne l’assorbimento>.
Un nuovo progetto
Attualmente la gran parte degli integratori a base di funghi medicinali arriva dall’estero, e i prezzi sono piuttosto alti. Un nuovo progetto tutto made in Italy però, chiamato Valpharmarecchia è da poco nato a Pennabilli, in provincia di Rimini, dove sarà avviata una coltivazione di funghi medicinali da immettere poi sul mercato.
Se ne parlerà anche il prossimo novembre al Congresso nazionale della SINUT (Società Italiana di Nutraceutica) alla tavola rotonda “Funghi medicinali. Indicazioni nutraceutiche, limiti e potenzialità” organizzata con la Società Italiana Funghi Medicinali.
Sei funghi superstar. Dal reishi allo shiitake i funghi medicinali che fanno stare bene
La micoterapia conta decine, se non centinaia, di funghi efficaci per vari disturbi. <In generale tutti i funghi sono immunostimolanti e aiutano a prevenire le malattie infettive> spiega Filippo Bosco. <Alcuni, come il reishi, il cordyceps, il coriolo e lo shiitake sono attivi anche contro i virus>. Ma vediamoli nei dettagli.
Il reishi stimola le difese e protegge il fegato
Citato 4000 anni fa nel più antico erbario cinese, chiamato anche il fungo dell’immortalità, il reishi o ling zhi (Ganoderma lucidum) ha molteplici attività. Anzitutto migliora la funzionalità del sistema immunitario, grazie alla presenza di betaglucani, una classe di polisaccaridi (zuccheri). <Uno dei molteplici effetti del reishi è stimolare la produzione di citochine, piccole proteine solubili che agiscono come mediatori intracellulari in una risposta immunitaria> spiega Filippo Bosco. <Inoltre, i triterpeni presenti nel reishi hanno un’azione antinfiammatoria a livello della mucosa bronchiale, e sono utili nelle patologie asmatiche e allergiche>.
Il reishi è anche un efficace disintossicante. <I funghi possiedono enzimi simili a quelli digestivi che provvedono a mantenere efficienti fegato e pancreas. Inoltre migliorano la flora batterica intestinale e stimolano la peristalsi facilitando l’evacuazione > prosegue l’esperto. <Si può fare una cura con il reishi per eliminare le sostanze tossiche generate dall’ inquinamento, da situazioni di stress e infiammazione o da cure farmacologiche prolungate, con antibiotici, cortisonici o chemioterapici>.
Auricularia e maitake aiutano a dimagrire
Chi soffre di stitichezza fa più fatica a eliminare le scorie metaboliche, che così si accumulano nell’intestino. <In questi casi sono utili gli estratti di auricularia (Auricula-judae) fungo che, per la presenza di mucillagini, rende le feci più morbide favorendo la regolarità intestinale>, spiega Filippo Bosco. Se avete la tendenza a ingrassare per la sindrome metabolica ci sono funghi che aiutano a smaltire i chili in eccesso. Sono il maitake (Grifolia frondosa) e il coprino (Coprinus comatus): sono utili nel controllo dell’assorbimento di carboidrati e grassi. Il maitake in particolare aiuta ad abbassare il colesterolo.
Il poliporo drena i liquidi
Gambe gonfie e edemi palpebrali sono sintomi di ritenzione idrica. Un problema che si può combattere con gli estratti di poliporo ( Polyporus umbrellatus). <Questo fungo, dalle eccezionali proprietà diuretiche e drenanti a livello dell’apparato urinario e linfatico, riduce gli edemi ma è un grande risparmiatore di potassio e proprio per questo è molto apprezzato> dice Bosco. <E’ consigliato dopo interventi chirurgici, in particolare per quelli al seno per le sua proprietà linfodrenanti: inoltre, per il suo contenuto di sali minerali, risulta utile nei periodi di stress o in convalescenza>
Cordyceps e reishi nell’oncologia integrata
Sono diversi i funghi sperimentati nel supporto di terapie oncologiche. Tra i più attivi per la presenza di polisaccaridi ad attività immunomodulante, in grado di frenare la crescita dei tumori, c’è il Cordiceps sinensis, fungo raro e prezioso, al punto che un tempo il suo consumo era riservato alla famiglia imperiale cinese. <Alcuni estratti di funghi medicinali hanno dimostrato efficacia nei test di laboratorio e su modelli animali, sebbene gli studi clinici siano ancora pochi> spiega Filippo Bosco. <I funghi medicinali sono efficaci per vari tipi di cancro: aumentano l’efficacia dei trattamenti chemioterapici, grazie al loro effetto sinergico e riducono gli effetti collaterali legate alle terapie stesse, grazie alle proprietà adattogene>. Se ne parla anche in questo studio: https://bit.ly/3BDwaYO
Lo shiitake per disintossicarsi
Nei negozi di prodotti naturali, nelle erboristerie e in alcuni supermercati si trova facilmente lo shiitake (Lentinus edodes) secco, da mettere in ammollo, o fresco: ha un buon sapore e si può cucinare come gli altri funghi (per esempio con riso, pasta o verdure saltate) e consumare anche due o tre volte la settimana. <E’ un ottimo detossificante ed epatoprotettivo>, spiega Filippo Bosco. <Contiene una sostanza, la LEM (Lentinula edodes mycelium) che in alcuni studi si è dimostrata utile contro l’epatite B, e per stimolare la produzione di anticorpi>.