Le cinque qualità del cuore saggio: i consigli della psicologia buddhista per vivere meglio
Essere gentili e altruisti non solo a Natale ma tutti i giorni dell’anno. Perché così viviamo meglio noi per primi, e possiamo rendere felice anche il prossimo. E’ il messaggio del buddhismo, la via spirituale indicata dal Buddha. Insegna le qualità del cuore saggio: non si nasce buoni o cattivi ma tutti noi, in qualunque momento della vita, abbiamo il potenziale per sviluppare queste virtù.
La gratitudine aiuta ad abbracciare la vita con fiducia
Guardare indietro per guardare avanti. Trovare quello slancio che vi fa spiccare il volo e sentire entusiasmo e amore per la vita, nonostante tutto. <Se riesci ad apprezzare tutto ciò che hai vissuto fino a oggi provi gratitudine, i tanti piccoli miracoli e coincidenze inspiegabili che scopri ti fanno pensare al domani con fiducia anziché con ansia> dice Massimo Gusmano, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Mindfulness Project di Milano . Le cinque qualità del cuore saggio: i consigli della psicologia buddhista per vivere meglio.
Si tratta insomma di sentire la gratitudine “in anticipo”, nell’invisibile, vale a dire in ciò che non è ancora accaduto: in questo modo si possono anche attirare eventi positivi. Sì, anche in questo difficilissimo momento storico. Tutti noi abbiamo motivi per rendere grazie al Cielo,, alla vita che ci ha regalato emozioni e occasioni positive, alle persone che ci fanno del bene. Basta scoprirli.
La gioia compartecipe scioglie la pesantezza del cuore
Essere felici quando a qualcuno intorno a noi, fosse anche il nostro peggior nemico, è capitato qualcosa di bello. <Nel buddhismo la gioia compartecipe è il miglior antidoto all’invidia e alla gelosia> spiega Massimo Gusmano, <Questo sentimento dissipa la pesantezza del cuore, quella che avvelena le giornate e i rapporti con gli altri>. Nel suo libro Love your enemies. How to Break the Anger Habit & Be a Whole Lot Happier (Ama i tuoi nemici. Come interrompere l’abitudine alla rabbia ed essere tanto più felici) la famosa maestra buddhista Sharon Salzberg sostiene che, quando si provano sentimenti negativi per qualcuno, si finisce per vederlo più come oggetto che come essere umano. Ma in quel momento ci perdiamo anche noi, perché diventiamo freddi e insensibili.
La meditazione del cerchio d’amore
Il buddhismo suggerisce questa meditazione. Chiudete gli occhi e rilassatevi. Rivolgete il pensiero alle persone che, nella vita, vi hanno voluto bene. Formano un cerchio d’amore e voi siete al centro. Pensate al senso di affetto e calore che vi lega a loro, e che vi fa sentire felicemente parte di una famiglia.
Ora create un altro cerchio d’amore, come quelli formati da un sasso nello stagno, e includete via via i conoscenti e poi la gente con cui non andate d’accordo. E’ alla periferia del vostro cuore ma poco alla volta la accoglierete. Concentratevi sulle loro fragilità, considerate che tutti si sforzano di fare del proprio meglio nella vita e che hanno diritto alla vostra comprensione.
L’equilibrio delle emozioni, via maestra alla serenità
Quel vestito vi piace da impazzire e ci pensate anche la notte. Invece, non sopportate la collega: la vostra mente gira attorno all’insofferenza che provate per lei. <Nella psicologia buddhista gli stati d’animo che ci coinvolgono nel profondo vengono chiamati emozioni distruttive. Non solo l’avversione ma anche l’eccessivo attaccamento, il desiderio di possesso, fino alla dipendenza sono negativi perché diventano fonti di instabilità e di agitazione interiore > dice Gusmano. < Per la nostra serenità è importante invece cercare la via di mezzo e mantenere un certo distacco, il che non significa però indifferenza>.
La meditazione della montagna
Per sviluppare questa qualità provate la meditazione della montagna. Sedete in una posizione comoda e portate l’attenzione al respiro. Osservate come l’aria entra ed esce dal vostro corpo, senza giudicare né forzare. Rallentando il ritmo anche la mente si calmerà. Davanti a voi vedete una montagna: la cima è coperta di neve, intorno soffia il vento. Ogni monte è unico e anche voi siete così, con la testa in cielo e la base a terra. Le nubi, pensieri ed emozioni, vi circondano, cade la pioggia, ma voi restate stabili e tranquilli. Arriva un raggio di sole e vi illumina: è solo per voi. Vi dà una calma energia che vi permette di prendere le decisioni migliori. Le cinque qualità del cuore saggio: i consigli della psicologia buddhista per vivere meglio.
La gentilezza amorevole, anche verso se stessi
La mia religione è la gentilezza, è solito dire il Dalai Lama. Gentilezza verso gli altri ma prima di tutto verso se stessi, perché nel buddhismo tutto parte dall’individuo. <Se abbiamo cura di noi diventiamo anche più tolleranti con il prossimo> dice Massimo Gusmano. <Invece spesso non facciamo altro che autodenigrarci: non sono all’altezza, non mi comporto bene. Queste voci interiori, in cui risuona il giudizio dei genitori, fanno crescere rabbia e frustrazioni che poi riversiamo sugli altri. Ma tutti abbiamo il diritto di stare bene>.
La via della gentilezza fa crescere la consapevolezza ed è la risposta intelligente e amorevole ai problemi di relazione. Provate a ripetervi questa famosa preghiera buddhista, chiamata metta. <Che tutti gli esseri possano vivere felici e sicuri: tutti, chiunque essi siano, forti o deboli, grandi o possenti, alti, medi o bassi, visibili e non visibili, vicini e lontani, nati e non nati. Che tutti gli esseri possano vivere felici!>.
Tra i molti libri usciti sulla gentilezza eccone tre da leggere o regalare in questo periodo. L’ultima novità Della gentilezza e del coraggio, di Gianrico Carofiglio (Feltrinelli), fa scoprire che la gentilezza è una virtù necessaria a trasformare il mondo, assieme al coraggio. La forza della gentilezza, di Piero Ferrucci (Mondadori) psicoterapeuta docente alla Scuola di psicosintesi terapeutica, è un classico di un grande pacifista e filosofo. Per far crescere nei bambini la passione per la gentilezza leggete con loro Il seme della gentilezza di Britta Teckentrup (De Agostini).
L’empatia. Le cinque qualità del cuore saggio: i consigli della psicologia buddhista per vivere meglio
Partecipare al dolore dei nostri cari, senza però farci travolgere. Compiere atti di generosità per sentirci soddisfatti dentro, non per dimostrare agli altri che siamo più buoni o per spirito di sacrificio. Matthieu Ricard, biologo francese, quaranta anni fa ha lasciato tutto per diventare monaco buddista in Nepal e oggi è considerato l’uomo più felice del mondo. Grazie alla meditazione il suo cervello ha fatto registrare ai test dell’Università del Wisconsin i più alti livelli di calma e soddisfazione. Nei suoi libri Ricard sostiene che l’essere umano tende a fare del bene, ma aprire il cuore è il primo passo perché <La pace si realizza con uno sforzo personale, conoscendo se stessi>.
Riguardo al momento presente dice Ricard nel suo blog www.matthieuricard.org <Sono molte le sfide che oggi dobbiamo affrontare per conciliare la ricerca della felicità con la protezione degli esseri viventi, gli imperativi dell’economia e le preoccupazioni per le generazioni future. L’altruismo è il filo rosso che ci può guidare in questo labirinto. Se tutti gli altruisti si alleassero potrebbero generare un enorme potenziale di bene. La solidarietà aiuta anche i più deboli a stare bene>.
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