Naso pulito meno virus. Piccola guida ai lavaggi nasali per tenere lontane le infezioni

Naso pulito meno virus. Piccola guida ai lavaggi nasali per tenere lontane le infezioni

3 Dicembre 2020 Off Di R. Cavaglieri
Molti virus e batteri si fanno strada nel nostro corpo passando soprattutto dal naso. Ma bastano pochi gesti quotidiani per rendere la vita difficile ai germi. La pulizia delle fosse nasali, raccomandata a grandi e piccoli, aumenta le difese locali e può anche aiutare, come indica uno studio italiano da poco uscito sull’International Journal of Immunopathology and Pharmacology, a prevenire l’infezione da Covid-19. Una strategia semplice e a portata di tutti per tenere lontana questa e altre infezioni.

Come il naso si difende dai germi

Il naso, l’orifizio posto più in alto nel nostro corpo, è un organo complesso: è la principale via d’accesso all’apparato respiratorio oltre che sede dell’olfatto. Suoi i compiti di climatizzare, umidificare e depurare l’aria in ingresso in modo che arrivi all’apparato respiratorio e ai polmoni nelle migliori condizioni possibili a una temperatura costante di 31-34 gradi a prescindere da quella esterna. Naso pulito meno virus piccola guida ai lavaggi nasali.

Ma è possibile ostacolare l’accesso agli agenti patogeni, in modo che non penetrino nelle vie respiratorie danneggiandole? <Certo, in gran parte sì: il naso ha un sofisticato sistema di filtraggio, il cosiddetto meccanismo di clearance mucociliare> dice Maria Patrizia Orlando, otorinolaringoiatra e omeopata, docente di audiologia all’Università La Sapienza di Roma

< In pratica la mucosa nasale è tappezzata da un muco vischioso che è sospinto come un nastro trasportatore dalle ciglia vibratili in continuo movimento. Questo nastro ingloba tutti i microrganisni, polveri e corpi estranei, li trasporta nel rinofaringe e li veicola nello stomaco dove sono distrutti dai succhi gastrici. Oppure li espelle all’esterno attraverso gli starnuti. I germi che riescono a superare questa barriera trovano all’interno del naso cellule immunitarie natural killer che li distruggono, e anche una proteina ad azione antibatterica e antivirale, il lisozima>.

I lavaggi che migliorano le difese locali

Durante le infiammazioni, per il freddo o l’inquinamento il meccanismo di clearance però può incepparsi e nel naso si accumulano secrezioni su cui prosperano virus e batteri. <I lavaggi nasali allora rappresentano non solo un toccasana contro raffreddori e sinusiti ma possono anche prevenire lo sviluppo di infezioni batteriche e virali> prosegue l’esperta.

<L’obiettivo dei lavaggi nasali è quello di aumentare le difese immunitarie locali e di mantenere la mucosa nasale efficiente e libera da infezioni tramite detersione e idratazione>.

Una pratica che può dimostrarsi molto utile per prevenire l’infezione da Sars-cov-2. Lo sostiene uno studio firmato da Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, insieme Manuele Casale dell’Uos Terapie integrate in otorinolaringoiatria www.unicampus.it. Lo studio, pubblicato lo scorso luglio sull’ International Journal of Immunopathology and Pharmacology supporta l’uso quotidiano di lavaggi e gargarismi con soluzioni debolmente alcoliche.

Le conferme scientifiche

Nello studio si citano ricerche su un gruppo di bambini, in cui il ricorso ai lavaggi nasali tre volte al giorno per otto settimane, aveva significativamente ridotto le infezioni delle alte vie aeree, il consumo di farmaci e i giorni di assenza da scuola. Un altro studio pilota su adulti ha analizzato l’efficacia delle soluzioni ipertoniche su un ampio gruppo di virus, tra cui rinovirus e coronavirus. Concludendo al termine della ricerca che si registrava una minor durata della malattia, minor tasso di contagio e riduzione della carica virale nelle fosse nasali.

Stesso discorso sulla cavità orale: tenere pulita la gola e la bocca potrebbe ridurre la diffusione delle famose “droplets”, le goccioline che contengono i virus. Insomma, considerando che naso e gola diventano facilmente i “serbatoi” dei coronavirus, un’accurata pulizia quotidiana, associata all’utilizzo delle mascherine e agli altri provvedimenti, può rappresentare una buona strategia di prevenzione, semplice e alla portata di tutti, in attesa che arrivino altre soluzioni. Naso pulito meno virus piccola guida ai lavaggi nasali.

Fiale isotoniche e ipertoniche, quali scegliere

In commercio si trovano due tipi di fiale per i lavaggi nasali. Le soluzioni isotoniche, o fisiologiche, e quelle ipertoniche. Le prime hanno una concentrazione di sali paragonabile a quella del sangue e si dovrebbero usare tutti i  giorni così come ci si lava i denti per detergere le fosse nasali da virus, batteri, inquinanti. Sono utili sia per prevenire il raffreddore sia contro il naso chiuso perché fluidificano il muco.

In presenza di stati infiammatori e infezioni, invece, si può ricorrere alle soluzioni ipertoniche, cioè con una concentrazione di sali superiore a quella delle cellule. In farmacia si trovano diversi tipi di fiale ipertoniche, da quelle con sali termali utili per infezioni con produzione di molto catarro alle fiale all’argento proteinato che rallentano la migrazione dei virus verso le basse vie respiratorie. Le ipertoniche si trovano anche in formulazioni con acido iauronico ad alto peso molecolare o con tintura madre di calendula oppure con manganese e rame>.

Pulizia fai da te con acqua e sale

Il sistema più semplice ed economico di pulire il naso è preparare in casa una soluzione fisiologica con acqua salata. Ecco come fare. <Si aggiunge un cucchiaio raso di sale a una bottiglia da un litro di acqua oligominerale, poi la si fa bollire per cinque minuti dall’ebollizione> spiega l’esperta. <Così l’acqua si sterilizza, e il cloruro di sodio, alla stessa concentrazione di quello presente nelle cellule, fluidifica il muco e libera il naso chiuso>.

Per irrigare le fosse nasali basta poi un semplice siringa da 10 cc senza ago. La si riempie e si inietta lentamente il liquido: importante stare dritti davanti al lavandino e reclinare la testa da un lato, in modo che, introducendo la soluzione in una narice, possa poi fuoriuscire dall’altra. In questo modo si possono fare una-due irrigazioni al giorno per tutto il periodo invernale. Importante non usare acqua del rubinetto per preparare la soluzioni. Una volta bollita può essere troppo calcarea: le mucose si irritano e si infiammano>.

La stessa soluzione fisiologica si può usare con la lota, la tipica ciotolina indiana con il beccuccio. In India infatti lo yala neti, o lavaggio delle fosse nasali, è una pratica di pulizia quotidiana diffusa in tutte le classi sociali.

Spray sì ma con cautela. Naso pulito meno virus piccola guida ai lavaggi nasali

Durante un raffreddore o una rinite il gesto di liberare il naso con gli spray è diventato quasi più abituale di quello di soffiarselo. Ma è giusto?  <No. I decongestionanti nasali devono essere usati solo per periodi limitati fino a tre-quattro giorni. Bisogna utilizzare posologie di un paio di nebulizzazioni per narice ogni 8 ore, o solo alla sera per dormire meglio> risponde Maria Patrizia Orlando.

<E’ importante però sapere come funzionano questi prodotti per farne l’uso migliore. La mucosa nasale si congestiona per effetto della dilatazione dei vasi sanguigni e dell’infiammazione, un meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo per far affluire più sangue al naso e combattere virus e batteri. E’ anche secreto più muco per intrappolare gli agenti patogeni (virus, batteri, miceti, pollini). Ma le vie nasali si ostruiscono, così si finisce per respirare male e talvolta russare per una respirazione orale. I decongestionanti contengono principi attivi come l’efedrina o la nafazolina che riducono il calibro dei vasi sanguigni. Grazie alla vasocostrizione, le narici si liberano>.

Ma il “miracolo” ha i suoi effetti negativi se queste specialità da banco, facilmente accessibili, si usano per periodi prolungati di mesi o addirittura anni. < I vasocostrittori agiscono sui tessuti spugnosi dei turbinati nasali, che si contraggono. Ma dopo un paio d’ore ritornano alle dimensioni originali, proprio come spugne che riprendono volume dopo essere state strizzate.

Il continuo “strizza e rilascia” alla fine sfianca questi tessuti che non svolgono più adeguatamente la loro funzione e restano sempre gonfi. In pratica, a forza di usare decongestionanti ci si può ritrovare con il naso sempre chiuso, un effetto paradosso di ostruzione che talvolta rende necessario l’intervento. Inoltre questi prodotti possono creare dipendenza, e spingere ad aumentare le dosi per avere gli stessi effetti. Una condizione chiamata rinite iatrogena>.

Oli essenziali e Co. Naso pulito meno virus piccola guida ai lavaggi nasali

In farmacia e erboristeria si trova una vasta scelta di decongestionanti nasali a base di oli essenziali come eucalipto e lavanda, con luffa (euphorbium), un antinfiammatorio naturale, oppure con propoli. <Gli oli essenziali decongestionano e fluidificano il catarro, facilitando la respirazione>, spiega l’esperta. <Il fatto che siano naturali, però, non deve indurre ad abusarne: le soluzioni oleose per esempio rallentano il movimento delle ciglia che allontanano il muco. Quanto alla propoli, è indicata per le riniti acute su base batterica con muco giallastro, o per le sinusiti>

Per i piccoli

I genitori dovrebbero insegnare ai bambini a mantenere pulito il nasino, così come ogni giorno ci si lava i denti. <E’ la miglior prevenzione delle malattie da raffreddamento, ed evita che i piccoli respirino con la bocca, cosa che scatena infiammazioni di gola e bronchi> dice la specialista. <Nei neonati ci vuole qualche cautela. Le fiale di soluzione fisiologica vanno intiepidite e versate nelle narici tenendo il bambino sdraiato. Fino a tre anni non si devono usare spray né nebulizzatori, per non correre il rischio di lesioni alla mucosa>.

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