Sorridi, è nato un bebè! Neonati, il lato magico della vita
Fin dalla nascita i bambini ci regalano lezioni di meraviglia. Basta saperli osservare. Con il suo libro Il neonato sensazionale Mariapia de Bari, fisioterapista e osteopata specializzata nel trattamento riabilitativo dei piccoli, ci guida alla scoperta del neonato da zero a un anno, con tanti consigli utili per genitori e non solo.
Emozioni allo stato puro
Perché un neonato è “sensazionale“? <Anzitutto perché i bimbi molto piccoli sono esseri estremamente percettivi, vivono dei loro sensi> risponde Mariapia de Bari. <Tatto, olfatto, gusto, udito, vista rimandano loro sensazioni che si trasformano in emozioni. E queste suscitano in noi adulti stupore, meraviglia. Sorridi è nato un bebè! Neonati il lato magico della vita.
I neonati sono davvero creature straordinarie e “sensazionali”, capaci di colpirci con i gesti, le espressioni, il loro desiderio di comunicare fin dai primi giorni di vita>. Tante volte, però, ansie e dubbi impediscono ai genitori di godere appieno della presenza di un bimbo. Sorridi è nato un bebè! Neonati, il lato magico della vita
“Nei primissimi mesi, se osserviamo il neonato nel suo stato di veglia tranquilla, ci dirà molte cose di sé. Non di rado lo sorprenderemo a guardarci e chissà che, con lo sguardo, non ci stia chiedendo chi siamo. Approfittiamo allora per parlargli, dirgli chi siamo e anche dove si trova. A un neonato possiamo dire qualunque cosa.”
Un angioletto. Ma quando inizia a strillare… Sorridi, è nato un bebè! Neonati, il lato magico della vita
Un bambino appena nato è come un piccolo alieno atterrato nella nostra casa. Non conosciamo le sue reazioni e, quando piange, spesso ci sentiamo impotenti. <Tuttavia, è importante mettersi in ascolto del neonato fin dai primi giorni, con calma e attenzione>, consiglia Mariapia de Bari.
<Se avremo imparato a conoscerlo quando sta bene sapremo capire, per esempio, le ragioni del pianto, una delle manifestazioni che creano maggiore ansia e sconforto nei genitori. Un bimbo piange per molte ragioni, dalla fame alla noia, e non necessariamente per il dolore: per lui è una forma di comunicazione. Inoltre il pianto è importante perché rende cosciente il piccolo dei suoi organi fonatori e favorisce il drenaggio delle mucose nasali, prevenendo le infezioni dell’orecchio medio>.
Mettersi in ascolto per calmarlo
<Il neonato percepisce non solo l’ambiente esterno, ma anche le nostre emozioni> prosegue l’esperta. <Il modo in cui lo tocchiamo, gli parliamo, ci muoviamo intorno a lui può influenzare i suoi stati d’animo che non hanno mille sfumature, ma viaggiano su una linea emozionale che va da stati di eccitazione e soddisfazione – stati d’animo positivi – fino a stati di disagio e malessere – stati d’animo negativi. Toccarlo con delicatezza e in modo avvolgente, stabilire un contatto visivo frontale e parlargli con toni caldi sono modalità utili a calmarlo e a favorire la nostra relazione con lui.
Troppi stimoli e giochini lo disturbano. Sorridi, è nato un bebè! Neonati, il lato magico della vita
Appena venuto al mondo il bebè vive in un mondo ovattato, come accade a noi quando stiamo sott’acqua. La luce intensa gli ferisce gli occhi, i rumori lo agitano. <Tutte buone ragioni per evitare l’eccesso di stimoli, almeno nelle prime settimane> suggerisce l’esperta. <Sonaglini e giochi rumorosi vanno utilizzati con parsimonia. Giochi ad alti contrasti di colore, ad esempio bianco-nero, catturano subito l’attenzione del piccolo.
Si potranno utilizzare questi oggetti colorati per far sì che lui o lei li agganci con lo sguardo, quindi li sposteremo lentamente verso destra e verso sinistra per aiutarlo ad attivare i muscoli del collo e la motricità oculare sin dalle prime settimane di vita. Calma e tranquillità sono ideali per lasciarlo dormire il più possibile in modo che anche la mamma possa riposarsi e dedicarsi a se stessa. Poi, gradualmente, e quando mostrerà interesse per il mondo attorno, arriverà il momento di proporre più giochi>. Sorridi è nato un bebè! Neonati il lato magico della vita
“Più grandicello, verso i 5-6 mesi, sarà felice di giocare anche… con il corpo. Smorfie, cucù, frequenti variazioni di tono nei nostro vezzeggiamenti, giocare toccandolo in più parti significa condividere con lui, permettergli di scoprire il proprio corpo e farlo crescere.”
A livello motorio non va bene bruciare le tappe
I bambini hanno uno straordinario “programma” interno di sviluppo psicomotorio che permette loro di raggiungere la posizione verticale e molte abilità nell’arco di un anno circa. <Metterli seduti passivamente troppo presto, per esempio già attorno ai tre quattro mesi o tenerli per gran parte della giornata nell’”ovetto“, interferisce con lo sviluppo della muscolatura del tronco> spiega l’esperta.
<Meglio sdraiarlo su un tappeto dove imparerà poco alla volta a rotolare e infine a sedersi da solo. E’ importante invece metterlo qualche minuto al giorno a pancia in giù, in modo che possa sollevarsi sui gomiti ed esercitarsi a esplorare lo spazio. Sotto la supervisione amorevole di un adulto il bambino imparerà da solo a conquistare le diverse tappe motorie>.
“Lasciamo gattonare il bambino liberamente, supervisionando che non si metta in situazioni pericolose. Talvolta il gattonamento in sé, anche non finalizzato al raggiungimento di oggetti desiderati, comporta piacere per la sensazione di nuova libertà. “
Chi è Mariapia de Bari
Mariapia de Bari lavora tra Bari e Roma come fisioterapista e osteopata, ed è specializzata nella riabilitazione traumatologica e ortopedica in età pediatrica presso il Centro Vaclav Vojta della Capitale. Il suo libro Il neonato sensazionale (Lastarìa Edizioni) (da cui sono tratte le citazioni) è una guida preziosa per genitori, nonni e operatori dell’infanzia. In ciascuno dei dodici capitoli il bimbo parla anzitutto in prima persona, raccontando le proprie sensazioni ed emozioni, un espediente che ci aiuta a mettersi nei suoi panni e capirlo meglio. Seguono pareri di esperti e moltissimi consigli utili.
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