Una spa per la mente
Inizia da un grande e accogliente casale nella campagna toscana il mio viaggio alla ricerca dei luoghi del nuovo benessere. Le circostanze ci spingono a riscoprire il piacere di stare, al posto dell’affanno del muoversi senza sosta. Il viaggio lento, le mete vicine ed ecosostenibili, ma soprattutto la natura. Una spa per la mente dove trovi bellezza, silenzio, armonia.
Essere nature-smart
<Il futuro appartiene alle persone nature-smart> sostiene Richard Louv, giornalista e autore del best seller L’ultimo bambino dei boschi (Rizzoli), oltre che di The Nature Principle, Riconnettersi alla natura nell’era virtuale, e dell’ultimo Our Wild Calling www.richardlouv.com. <Le persone cioè che sono capaci di intuire il profondo potere di trasformazione che sa operare il mondo naturale. E’ questo che ci permette di non venire sempre più “fagocitati” dalla tecnologia>. Nella spa per la mente la natura è una presenza fondamentale.
Natura antidoto all’invasione digitale
<Quanto più diventiamo high-tech, di più natura abbiamo bisogno> dice Louv. <Perché il contatto con la natura è essenziale per la nostra creatività, felicità e salute mentale>. Lo dimostrano del resto gli studi sull’ecoterapia realizzati dall’Università dell’Essex con l’associazione Mind: il contatto con la natura migliora i problemi mentali in otto persone su dieci https://bit.ly/3iDH4UF
Allora, anziché combattere contro l’attrazione fatale dello smartphone (una battaglia persa, la comunicazione è l’essenza del nostro tempo) meglio cominciare a frequentare di più la natura. Passeggiate nei boschi sì ma anche semplicemente panorami da osservare, silenzi da assaporare, e il digital detox avviene senza che ce ne accorgiamo.
Nella spa per la mente anche il corpo ritrova la strada del benessere
Le colline toscane che si estendono dorate e sinuose davanti a me in questo casale dietro Bibbona (Debbio di Chicco), l’orizzonte ampio che finisce nel blu del mare là in fondo, il cielo tutto intorno che avvolge il paesaggio. Respirare la bellezza senza far niente mentre il corpo provvede senza che ce ne accorgiamo a ritrovare la propria strada per il benessere.
Vista e udito si rigenerano
Del resto si sa, la vista si esercita a guardare lontano (la miglior cura per la presbiopia, che arriva prima dei 50 proprio grazie alla convivenza stretta con gli schermi), l’udito ritrova rumori gentili come lo stormire delle foglie nel vento, il cinguettio degli uccelli. Dicono gli studi che nel silenzio il cervello si rigenera: entra in una modalità di rilassamento, emettendo onde alpha simili a quelle del sonno.
Mentre l’udito migliora: i beduini che vivono dei deserti del Nordafrica, ha scoperto uno studio, a cent’anni hanno ancora un udito finissimo, quando da noi si comincia a sentirci male prima dei 60.
Il silenzio cura l’anima in una spa per la mente
Intanto, l’assenza di rumori e di stimoli ambientali accende i riflettori sul nostro mondo interiore. Diventiamo più sensibili alle percezioni interne, ai pensieri e alle emozioni. Certo, non sempre affiorano sensazioni positive. Le persone che soffrono per qualche motivo hanno più difficoltà a entrare in contatto con se stesse. E il silenzio mette a nudo le angosce esistenziali.
<Oggi il silenzio fa paura perché è sinonimo di solitudine> avvertono gli psicologi. <Ecco perché tutti abbiamo bisogno di circondarci di rumori di fondo, stare attaccati all’IPad o al telefonino: è un modo per distrarsi da se stessi>. Abituandosi un po’ per volta, però, il silenzio cura anche l’anima, oltre alle orecchie. Basta decidersi ad apprezzarlo.
Ospitalità antica
Liberàti dalla dimensione del fare a tutti i costi, dell’andare e venire, ci si ritrova a programmare facili passeggiate per scoprire le piante e i fiori selvatici, la natura semplice del luogo. Piccoli animali del bosco, uccelli e le onnipresenti mucche che con il loro pacifico ruminare invitano al relax.
Nella spa per la mente, se ci sono bambini, tutto per loro diventa una scoperta. Giocare e leggere, correre e ridere, o semplicemente un dolce far niente. Il casale intanto, inserito armoniosamente nel paesaggio, accoglie con il calore di un’ospitalità antica, muri che parlano di storie e persone che hanno amato e vissuto quel luogo. Musica e voci del quotidiano. Ecco, il piacere di stare.
Foto di Stéphanie Van Delft
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